Angelo Dottori: una pittura senza tempo
Angelo Dottori, pittore umbro, è un’artista dalla forte personalità che difficilmente si inserisce in qualcuna delle correnti, delle scuole o delle tendenze che oggi caratterizzano, o credono di caratterizzare, l’oceano della pittura contemporanea. Si può anche dire che Angelo Dottori è un figurativo convinto, non fosse altro per il fatto del piacere che gli procura il contemplare e riprodurre vari soggetti in tutte le loro manifestazioni, composizioni e sfumature. Un piacere che, tutto, si percepisce ammirando i suoi originali lavori dove è dato ammirare la grande capacità nel disegno e nella tecnica, ma anche qualcosa di più dovuta alla partecipazione, alla passione, che vi si coglie dentro, per quel dare per scontata la presenza di una grande abilità tecnica al fine di poter dire quello che l’artista vuole, sente, percepisce, intende comunicare. Ma in Dottori c’è anche una grande sensibilità per il colore, nella sicura visione compositiva, per la materia, che inserisce con misurata attenzione, e nella capacità di dire, di raccontare, di rappresentare, di trasportare l’osservatore in immagini reali eppure cariche di fantasia, di magia, di sogno, di quasi, evanescente poesia.
Luciano Lepri
Angelo Dottori: le sue sintesi, i suoi silenzi
Non di rado, in occasione di esposizioni d’arte, è possibile constatare la rivelazione di qualche talento di notevoli possibilità che merita la nostra attenzione nell’ ambito della promozione delle arti figurative. E’ il caso del pittore bastiolo Angelo Dottori, del quale è bene subito affermare che ha superato l’impegno del semplice tempo libero, e si propone all’attenzione del pubblico e della critica non solo per il solido impianto, per la valenza dei temi trasfigurati e per la visualizzazione dell’architettura, ma anche per la distribuzione cromatica dai toni caldi e distesi, senza pressappochismi e sbavature formali. Dottori da sempre esibisce tavolozze di un certo rilievo estetico con esiti tematici di indubbio valore. Le risultanze pittoriche, che non disdegnano parentele con la sapienza grafica di cui avverte la frequentazione quotidiana, sono ottenute per il tramite di una tecnica mista e polimaterica (stucchi, acrilici, matita, ecc…).
Giovanni Zavarella
Angelo Dottori, il poeta dell’immagine
L’opera di Dottori colpisce per la capacità di sintetizzare l’emozionalità visiva. Come un raccontastorie o un poeta quest’artista viene a rivelarci un racconto che ha il retrogusto dolce, melanconico dei ricordi e insieme quello forte e spensierato di chi ha la giovinezza dentro e possiede il coraggio di bearsi della ricchezza della semplicità. ”L’occhio del cuore ” con i colori di Dottori, supera il gelo di una comunità di uomini che non ha più memoria avvezza a lanciarsi alla corsa commerciale e utilitaristica che sa più di branco e di ferocia che di comprensione e solidarietà. Riprendere in considerazione il raccontare e il guardare, permette di recuperare la comunicazione delle emozioni, allontanando il silenzio, l’afonia dei sensi, l’incomprensione, la solitudine e l’indifferenza; questo è in primis il messaggio di Angelo Dottori. L’invenzione e la novità di questo artista è proprio questa, il dare immagine alle emozioni. Tecnica, poesia, misticismo. I suoi quadri sono eterei e si astraggono dalla visione razionale. La decorazione ha l’equilibrio e la disposizione di linea, segno e colore di chi con le immagini ha un dialogo vibrante e giornaliero. Angelo Dottori ha la capacità di unire tradizione e modernità e, con la semplicità dei grandi uomini, ci invita a ritrovare il vento unico, che non conosce tempo, delle emozioni.
Alberto D’Atanasio